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LA CUCINA IN STILE INDUSTRIALE

Anni ’50, siamo a New York: sono gli anni del grande boom economico e la città si affolla. Tante persone e pochi spazi. Ecco, quindi, l’idea di utilizzare ambienti dismessi: fabbriche, uffici, ex magazzini per adibirli ad abitazioni. Nasce, così, uno degli stili più innovativi di sempre: l’ Industrial Chic.

Arriva in Europa solo negli anni 80’ traendo ispirazione dal famoso studio d’arte di Andy Wahrol: “Factory”. Agli antipodi dello Shabby Chic, lo stile industriale non è per tutti.

Simbolo distintivo di una personalità ecclettica, contemporanea, non rappresenta una moda ma uno stile di vita. Se siete anche voi attratti dell’Industrial Chic ne farete dell’acciaio, ferro, alluminio e legno invecchiato il vostro must have.

Questo stile si applica a tutti gli ambienti della casa, compreso il più amato dagli italiani: la cucina.

Non è necessario possedere un loft per scegliere una cucina industriale. Basta un piccolo restyling: il colore delle pareti in tono freddo oppure la scelta di un pavimento in resina sono sufficienti. Lo stile di pavimenti e pareti è grezzo, naturale, rustico. La caratteristica principale delle cucine Industrial Chic è una estrema attenzione alla linearità e all’equilibrio tra i complementi d’arredo e la scelta dei materiali.

A catturare l’attenzione è proprio il contrasto tra i materiali: il metallo ed il legno. Scaffalature, finiture, cappe e top della cucina composti dal ferro, all’acciaio, dall’ inox alla ghisa, all’alluminio rotti nella loro freddezza da tavolo e dai pensili in legno naturale. La tavola dei colori è limitata: grigio, nero, bianco e legno. Toni opachi e non sgargianti.

 

Nello stile Industrial Chic le cucine prevedono la presenza di un isola o di un bancone, spesso adibito anche alla funzione di tavolo da cucina grazie all’aggiunta di sgabelli che sostituiscono le tradizionali sedie. Un particolare dettaglio è riservato ai complementi d’arredo. Lo stile industriale tende a mostrare anziché nascondere. Ecco, quindi, la presenza di scaffali, mensole e carrelli a vista. Anche elementi tradizionalmente nascosti come tubi, cavi, fili vengono esposti in bella vista richiamando l’idea di industria. Elemento dominante resta la cappa i cui tubi vengono mostrati come complementi d’arredo.

Se c’è un dettaglio fondamentale al quale dover porre particolare attenzione è l’illuminazione. Una cucina Industrial Chic, visti i toni freddi, ha necessità di una buona fonte di illuminazione naturale. L’illuminazione è fondamentale per rendere vivibile l’ambiente. E se la luce non c’è? Scorda le vecchie plafoniere e adotta lampade a sospensione con paralumi in metallo dai toni freddi.

È uno stile forte, di impatto, deciso ma non esclude la possibilità di personalizzare. Pochi oggetti, in stile vintage, si possono trovare ai mercatini e a mostre di antiquariato e donano all’ambiente uno stile più personale e vissuto. Possono essere sufficienti pochi arredi minimal, come soprammobili e stoviglie di colore nero o grigio.

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