Nonostante il termine richiami l’idea dell’ambiente domestico, questa tecnica di divisione degli spazi senza l’utilizzo di pareti divisorie nasce per esigenze lavorative negli anni ’80 a New York. In quel periodo molte aziende, spinte dall’idea di rivoluzionare il sistema lavorativo (spingendo per il lavoro di squadra), decisero di abbattere i divisori tra i dipendenti, favorendo la collaborazione in team.
Ad oggi, l’open space è applicato principalmente nell’unione dei due ambienti protagonisti di un’abitazione: cucina e salotto.